Autori celebri, noti e meno noti hanno scritto versi indimenticabili in onore della mamma.
La mamma è sicuramente uno dei temi più cari agli artisti, insieme all’amore, all’odio o all’amicizia e alla società. Queste poesie si caratterizzano spesso per l’utilizzo di parole piene di sentimento, toccanti, che esprimono l’affetto degli autori verso una persona tanto importante, anche se in molti casi lontana. Spesso in questi testi si ritrova, infatti, una volontà di condivisione del quotidiano o di eventi importanti, si esprime il senso di mancanza e nostalgia, la mamma è una persona importante, un punto d’appoggio, “approdo sicuro”, sui cui sempre contare.
Versi ai quali oggi possiamo ispirarci per celebrare la mamma il giorno della sua festa, la seconda domenica di maggio (Per scoprirne di più clicca qui).
Da Dante a Shakespeare, da Pascoli a Pasolini, numerosi autori italiani e stranieri hanno celebrato la mamma con versi carichi di affetto e di amore. Abbiamo scelto alcune poesie, famose per la loro intensità in modo da offrire un valido spunto per “poeti in erba” che vogliano cimentarsi con le rime per mandare il loro augurio alla mamma.
Le poesie che riportiamo di seguito possono essere utili non solo come “aiuto” per individuare un tema da descrivere con versi da dedicare alla mamma, ma possono anche utilizzate come contenuto del biglietto di auguri. Citare quindi le frasi di poeti e autori celebri per esprimere l’affetto e il forte sentimento di gratitudine verso la mamma, in occasione della sua festa,
La parola “MADRE” è nascosta nel cuore
e sale alle labbra nei momenti di dolore e di felicità,
come il profumo sale dal cuore della rosa e si mescola all’aria chiara.
Kahlil Gibram
“”
Vergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’eterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti si’, che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si riaccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’eterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se’ a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra mortali,
se’ di speranza fontana vivace.
Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre
sua disianza vuol volar senz’ali.
Dante Alighieri
“”
Supplica a Mia Madre
E’ difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame
d’amore, dell’amore di corpi senza anima.
Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho passato l’infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l’unico modo per sentire la vita,
l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…
Pier Paolo Pasolini
“”
A Mia Madre
Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant’anni e più la guardo
e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch’io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d’Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.
Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me vecchio e lei…
dal sacrificio mio ringiovanita!
De Amicis
“”
La Madre
E il cuore quando d’un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d’ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.
Giuseppe Ungaretti
“”
Tu sei di tua madre lo specchio,
ed ella in te rivive
il dolce aprile del fior
dei suoi anni…”
William Shakespeare
“”
“… Don… don e mi dicono Dormi!
Mi cantano Dormi! Sussurrano
Dormi! Bisbigliano Dormi!
Là, voci di tenebra azzurra…
Mi sembrano canti di culla,
che fanno ch’io torni com’era…
sentivo mia madre… poi nulla
sul far della sera”
Giovanni Pascoli
“”
A mia madre
Ora che il coro delle coturnicifelice schiera in fuga verso i clivi
vendemmiati del Mesco, or che la lotta
dei viventi più infuria, se tu cedi
come un’ombra la spoglia
(e non è un’ombra,
o gentile, non è ciò che tu credi)
chi ti proteggerà? La strada sgombra
non è una via, solo due mani, un volto,
quelle mani, quel volto, il gesto d’una
vita che non è un’altra ma se stessa,
solo questo ti pone nell’eliso
folto d’anime e voci in cui tu vivi;
e la domanda che tu lasci è anch’essa
un gesto tuo, all’ombra delle croci.
Eugenio Montale
“”
Festa della Mamma
Per la tua festa dolce mamma
ho raccolto i fiori più belli del nostro giardino
ho colorato il disegno più speciale
ho cercato tra i ricordi la storia più bella.
Tutto questo per fartene dono,
anche se, il fiore più bello, i colori più accesi,
e la storia più speciale nella mia vita,
sei tu, mamma!
Auguri, è la tua festa!
Stephen Littleword
“”
Le Mani della Madre
Tu non sei più vicina a Dio
di noi; siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende
benedette le mani.
Nascono chiare in te dal manto,
luminoso contorno:
io sono la rugiada, il giorno,
ma tu, tu sei la pianta.
Rainer Maria Rilke
“”
La festa della mamma ed AIRC
Anche quest’anno, l’8 maggio, in occasione della festa della mamma, sarà possibile acquistare l’Azalea della Ricerca in tantissime piazze italiane, clicca qui per trovare la piazza più vicina.